È morto a 35 anni.
Dolore, sconcerto, desolazione, amore, rabbia, determinazione: questa infine.
Marco ci scocciava, vivo; ci inguaia, morto.
Perché l’unico modo per noi concepibile di ricordarlo è rivivere in noi le sue scocciature: il rigore, l’intransigenza, la coerenza accompagnati, per di più, dal sorriso se non - addirittura! - dalla risata.
Ci ha proprio inguaiato!
Il Pessottimista, quindi, continua, rilanciando: dovendo rilanciare.
Per colpa di Marco saremo più rigorosi, più intransigenti, più coerenti che mai, custodendo sempre in noi la sua magnifica risata.
Oggi il Pessottimista ha trovato Marco Dinoi.
mercoledì 16 gennaio 2008
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3 commenti:
La sua risata risuona ancora nei miei orecchi. La sua faccia echeggia nella mia memoria,con quel suo sorriso da biricchino.
E' superfluo cercare parole di consolazione o scrivere una sfilza di belle aggettiva per fargli un elogio postumo. Né lui l’avrebbe voluto né noi vogliamo risultare”per colpa” sua patetici. Come avrebbe voluto e come vogliamo tutti noi,stringiamoci più che mai attorno alle sue passioni,continuiamo a mandare avanti ciò di cui lui faceva parte e per il quale non ha mai risparmiato energia….
Un pensiero a te Nick ,ti sono vicino.
rabii
Sarà sempre tutto DieGGetico,
AZZolutamente Zi!
Quanto ti abbiamo voluto bene forse nemmeno te lo immagini anzi adesso lo saprai.
Una tua studente.
Ciao Prof!
B.
Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.
Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi case colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.
Eugenio Montale
Eri troppo perfetto per essere vero, il cielo se n'è accorto e ti ha rivoluto con sè.
Addio Marco
Beatrice
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